L’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale esprime la sua massima solidarietà alla Professoressa Bruni e a tutto il suo staff per la situazione attuale, con la speranza che si possa trovare velocemente una soluzione positiva per uno dei centri di ricerca più importanti d’Italia.
“Fu allora che realizzai che quello che stavamo facendo non era solo studio e ricerca ma un cammino culturale, era un qualcosa di speciale che andava protetto, condiviso. La ricerca rappresentava un nuovo modo di fare sanità tutti insieme, medici, pazienti, famiglie e collettività che si davano un obiettivo comune. Una scommessa entusiasmante per l’epoca e per il luogo.
I risultati sono stati riconosciuti e apprezzati dalla comunità scientifica nazionale e internazionale e ne sono testimonianza le pubblicazioni, le collaborazioni nazionali e internazionali, i moltissimi e qualificati riconoscimenti.”
– Amalia Bruni
Crediamo fermamente in queste parole, scritte dalla Professoressa al Presidente Mattarella, e riteniamo che salvare il Centro Regionale di Neurogenetica sia un dovere morale prima che scientifico.
Il Centro è un fiore all’occhiello della nostra nazione e non possiamo permetterci che un tale contributo scientifico venga disperso.
Ci uniamo pertanto anche noi all’appello della Professoressa per far si che questo patrimonio nazionale venga preservato, sostenuto e protetto.
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