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NEWSLETTER AIMFT Novembre 2014

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Progressi verso l’applicazione di nuovi marcatori per la Malattia Frontotemporale.

 

 

Borroni B, Benussi A, Archetti S, et al., Csf p-tau181/tau ratio as biomarker for TDP pathology in frontotemporal dementia. Amyotroph Lateral Scler Frontotemporal Degener. 2014 Oct 29:1-6. (in pubblicazione)

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La Malattia Frontotemporale, oltre a presentare un’ ampia varietà clinica, risulta essere eterogenea anche dal punto di vista neuropatologico. Riuscire a predire il meccanismo patologico è essenziale per futuri approcci farmacologici, che dovranno essere individualizzati in base al tipo di processo implicato.
Un gruppo di ricercatori italiani, coordinati dall’Università di Brescia, ha indagato il ruolo dei marcatori liquorali per distinguere dal punto di vista neuropatologico i due principali sottotipi di Malattia Frontotemporale, ovvero quello determinato da inclusi TDP-43 (FTLD-TDP) e Tau (FTLD-Tau).
Misurando il rapporto tra Csf p-tau181/tau è possibile individuare quali pazienti hanno una Malattia Frontotemporale dovuta a TDP43, dato che tale valore risulterà significativamente ridotto.
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Mahoney CJ1, Simpson IJ, Nicholas JM, et al., Longitudinal diffusion tensor imaging in frontotemporal dementia. Ann Neurol. 2014 Oct 31. (in pubblicazione)
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Ricercatori dell’Insitute of Neurology di Londra hanno studiato le alterazioni della sostanza bianca attraverso risonanza magnetica in una coorte di pazienti con variante comportamentale di Malattia Frontotemporale . I risultati su 23 pazienti confrontati con soggetti sani di controllo suggeriscono che le alterazioni della sostanza bianca possono essere considerate un valido strumento per valutare la progressione di malattia ed essere utili per stabilire l’efficacia di trattamenti farmacologici e non in futuri trial clinici.