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Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.

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Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.
Giancarlo Logroscino, MD, PhD, Marco Piccininni, MSc, Giuliano Binetti, MD, Chiara Zecca, MSc, Rosanna Turrone, PhD, Rosa Capozzo, MD, Rosanna Tortelli, MD, PhD, Petronilla Battista, PhD,
Eriola Bagoj, MSc, Roberta Barone, MSc, Silvia Fostinelli, PhD, Luisa Benussi, PhD, Roberta Ghidoni, PhD, Alessandro Padovani, MD, PhD, Stefano F. Cappa, MD, Antonella Alberici, MD, and Barbara Borroni, MD



Neurology 2019; 92: e2355-e2363. doi: 10.1212/WNL.0000000000007498.

In questo lavoro recentemente pubblicato, Logroscino e colleghi rispondono al quesito “la Malattia Frontotemporale è rara oppure no?” e “Quanto è frequente la Malattia Frontotemporale?”

Lo studio è basato su un registro, il registro Salento-Brescia, nel quale sono stati inclusi tutti i nuovi casi diagnosticati dal 1 Gennaio 2017 al 31 Dicembre 2017 ed è stata valutata l’incidenza di malattia (ovvero i nuovi casi in un determinato periodo di tempo) e la frequenza delle diverse forme, quali la variante comportamentale della Malattia Frontotemporale, le Afasie Primarie Progressive, o le forme con disturbi motori quali la Paralisi Sopranucleare Progressiva o la Sindrome Corticobasale.
 Lo studio è stato condotto in due aree geografiche italiane ben definite, per una corretta valutazione dei nuovi casi: il Salento e la provincia di Brescia. 
Nelle 2 province, sono stati diagnosticati nel periodo di tempo considerato un totale di 63 nuovi pazienti, con una incidenza di 3 casi ogni 100.000 abitanti l’anno. Secondo i dati, nella popolazione italiana il rischio di sviluppare la patologia nel corso della vita è di 1:400. Si è evidenziato un progressivo aumento dell’incidenza della malattia con l’età, raggiungendo il picco tra 75 e 79 anni (con un tasso di incidenza di 16 casi ogni 100.000 abitanti l’anno). Inoltre, la variante comportamentale della Malattia Frontotemporale è risultata essere la forma più frequente.
Questi dati ci dicono che la Malattia Frontotemporale è molto più comune di quanto precedentemente riconosciuto. L’elevato rischio di malattia non è solo per soggetti giovani-adulti, contrariamente a quanto creduto, ma anche soggetti con oltre 70 anni di età. Un aspetto da non trascurare negli studi futuri è sicuramente la consapevolezza che una migliore conoscenza dell’epidemiologia della Malattia Frontotemporale contribuirà a migliorare le politiche sanitarie sia in Italia che in Europa.

 

Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.

 

Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.

 

Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.

 

Incidence of frontotemporal lobar degeneration in Italy: The Salento-Brescia Registry study.